Perché? Una come me, sarda per appartenenza naturale a quella terra, quelle piante, a quel mare e quel calore, italiana per infuocata passione linguistica, sardo-italiana per principio, perché mi trovo in Finlandia e mi sento a casa? Oggi nevica, strati su strati, batuffoli, cristalli pesanti cadenti a ritmo battente in massa dal cielo uniforme grigio violetto. Cadendo avvolge, copre, strato su strato, attutisce il rumore, costringe a rallentare, ad analizzare il cammino. Lì è profondo, qui è passata una slitta. Mentre cammino mi ricopre, come un troll di neve. Porto una pelliccia (eco) e uno sciarpone sopra il passamontagna, doppi guanti di lana lavorati a ferri con motivi della Carelia, sono impenetrabile, slanciata e senza paura come un abete rosso, avanzo con due caffè in una mano e la busta della spesa nell'altra. Sotto casa il ragazzo della manutenzione sposta un affare che serve per smuovere la neve dal vialetto. Io orsa, mi muovo massiccia, sotto lo strato di neve che